LA NASCITA DEL PERSONAGGIO “PIRANDELLIANO”
Dietro l’apparenza di un romanzo
tradizionale, caratterizzato da una struttura narrativa ordinata e da un tono
pacato e dimesso, Il fu Mattia Pascal operò un radicale scardinamento
delle regole del naturalismo ottocentesco. Al racconto impersonale e oggettivo
di un narratore onnisciente venne sostituita la narrazione in prima persona
di un narratore dubbioso e autoironico, non solo incapace di distinguere tra
realtà e apparenza, ma addirittura incerto della propria identità.
In questo senso Mattia Pascal è il capostipite dei personaggi “pirandelliani”:
vittima impotente della casualità degli eventi, privo di un’identità
definita, scopre l’impossibilità di realizzare la propria aspirazione
alla felicità e infine dichiara esplicitamente l’inconoscibilità
della verità.